Progetto Educativo
Il “pensiero pedagogico” che caratterizza il nostro nido si fonda su alcune idee di base che guidano e sostengono il nostro agire educativo.
In particolare:
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Idea di bambino: crediamo in un bambino competente, attivo, “capace di costruire oggetti, fantasie, immagini, pensieri e conoscenze solo se si permette ai suoi occhi, alle sue mani, al suo linguaggio, alla sua mente di lavorare” (Loris Malaguzzi*);
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Idea di spazio: “che deve essere adeguato, pensato, bello e curato esteticamente, che trasmetta un senso di cura e di attenzione da parte dell’adulto” (Loris Malaguzzi*), che si trasformi e si adatti alle esperienze ed alle richieste dei bambini.
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Idea di educatrice: quale adulto di riferimento qualificato, attento e predisposto ad osservare e cogliere le esigenze dei bambini, in grado di contenerli, sostenerli, agevolarli e stimolarli nei loro pensieri e dialoghi, nella co-azione e co-costruzione di nuove conoscenze, evidenziandone i processi e le strategie, valorizzandone le diversità e dando valore significante alle esperienze sia individuali che di gruppo.
“Viene privilegiata l’attenzione al bambino e non alle discipline da insegnare, il progetto e non la programmazione, il processo e non solo il prodotto finale, l’osservazione e la documentazione dei processi di conoscenza individuali e di gruppo, il confronto e il dialogo come strategia per accrescere la conoscenza e il sapere, la partecipazione delle famiglie alla vita del nido.”
*Loris Malaguzzi: pedagogista, ispiratore del pensiero dei servizi per l’infanzia di Reggio Emilia e fondatore della rivista Bambini.
“Tutti quelli che si sono messi ad indagare seriamente sui bambini, soprattutto nei primissimi anni di vita, hanno sempre finito per scoprirne non tanto le debolezze e i limiti quanto la forza sorprendente e straordinaria delle loro potenzialità, dei loro talenti e del loro immediato protagonismo interattivo.” Questo diceva Loris Malaguzzi parlando dei bambini e questo è quello che noi abbiamo pensato e maturato in anni di esperienze con loro: vederli come persone che hanno in sé tutte le potenzialità per svilupparsi, incontrando ambienti, linguaggi diversi, occasioni di esplorazione ed espressione.
CREATIVITA’ AL NIDO A PICCOLI PASSI
… è lecito pensare che la creatività, come sapere e stupore del sapere, possa essere il punto di forza del nostro lavoro, nella speranza che essa possa diventare una normale compagna di viaggio dell’evoluzione dei bambini.. -Loris Malaguzzi-
Il nido A PICCOLI PASSI crede nella pedagogia dei Cento Linguaggi e promuove occasioni e percorsi in cui i bambini entrino in dialogo con l’arte.
L’arte é molto di più che semplice divertimento, è anche fantasia, apprendimento, crescita, socializzazione, scoperta, attenzione e conoscenza di se stessi; non può essere intesa come semplice intrattenimento ludico-ricreativo, fa parte delle esperienze proto-mentali che strutturano la persona su vari livelli psicofisici.
Può rappresentare uno dei principali metodi di apprendimento, perché spinge il bambino ad interagire con l’ambiente che lo circonda e conseguentemente a conoscere e decodificare la realtà. Il bambino attraverso l’arte impara ad essere creativo, a comunicare, ad interagire sia con il gruppo dei pari, che con gli adulti. Nell’arte la diversità e soprattutto la diversa abilità, viene ritenuta una ricchezza, che può essere comunicata e condivisa anche in tenera età. Attraverso “l’opera artistica” ogni persona, grande o piccola che sia, si riconosce e si differenzia continuamente nell’atro e dall’altro, ma soprattutto comunica a diversi livelli e con differenti linguaggi con l’altro.
L’arte è un metafora del vivere.
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”
-Bruno Munari –